Giro d'Italia - Il Giro è in lutto, Weylandt è morto

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    Giro d'Italia - Il Giro è in lutto, Weylandt è morto

    lun, 09 mag 13:17:00 2011

    Giorno tristissimo al Giro d'Italia. Wouter Weylandts perde la vita lungo la discesa del Passo del Bocco: aveva 26 anni (27 ne avrebbe fatti a settembre). La corsa prosegue, anche perchè l'ufficialità della morte arriva solo alle 17:27, e il successo va a Vicioso. Millar in rosa: ma è tutto relativo

    Non c'è festa, non c'è musica, non c'è gioia. La terza tappa del Giro d'Italia porta in dote un fatto drammatico, una notizia di quelle che non si vorrebbero mai dare. Wouter Weylandt, corridore belga del Team Leopard, ha perso la vita lungo la discesa del Passo del Bocco. Fatale una caduta, inutili i soccorsi. Aveva 26 anni, a settembre ne avrebbe compiuti 27: era giovane e forte, simpatico e generoso. E adesso non c'è più.

    Weylandt ha preso male una curva, ha sbattuto con il pedale sinistro su un muretto ed è rimbalzato per una ventina di metri prima di rovinare al suolo picchiando con violenza il volto sull'asfalto. Immediati i soccorsi della direzione sanitaria della corsa, ma Weylandt sta male, sta molto male. Non si muove e ha bisogno di essere trasportato all'ospedale nel minor tempo possibile. L'elicottero però non ha spazio per le manovre, e il giovane resta bloccato sulla strada: tentano di rianimarlo, ma si comprende fin da subito che la situazione è disperata.

    Nel frattempo la corsa procede: la fuga a 4 che era partita al 32esimo km (ci provano De Clercq, Brambilla, Brutt e Ricci Bitti) si esaurisce a 13 dall'arrivo. Sembrano esserci tutti i prodromi per un arrivo in volata, ma Vicioso, Moreno, Lastras e Le Mevel (più David Millar che si aggiunge qualche km dopo) non sono d'accordo. I cinque aumentano il ritmo sulla Madonna delle Grazie, l'ultima asperità di giornata, con il gruppo che si fida troppo della sua capacità di recupero nel finale. L'arrivo è al termine di una serie di curve strette e difficili, alla fine vince Vicioso, che si impone davanti a Millar (nuova maglia rosa) e Lastras. Ma tutto è secondario...

    ...perchè la mente torna qualche km più indietro, lungo la discesa del Passo del Bocco. Dove c'è Wouter Weylandt, che era partito con una voglia matta di correre il Giro d'Italia (lo scorso anno aveva ne vinta una, proprio la terza...), e che al termine della tappa è a terra con poche speranze di farcela. Alle 17:10 il suo cuore ancora batteva, debolmente ma batteva. Era l'unica speranza cui aggrapparsi, dopo un quarto d'ora di massaggio cardiaco e alcune punture di adrenalina.

    La direzione della corsa decide quindi di bloccare i festeggiamenti e la celebrazione del vincitore di tappa. Non c'è festa, non c'è musica, non c'è gioia. C'è invece tristezza e sconforto, soprattutto quando arriva la notizia ufficiale pochi minuti dopo la fine della tappa: il cuore di Weylandt ha smesso di battere. Il pensiero va immediatamente alla famiglia del ragazzo, alla moglie e alla sua voglia di correre il Giro d'Italia. Lo aveva scritto su Twitter il 6 maggio. "Sono pronto, pronto con la testa e con i polmoni per questi 3496 km...". E leggerlo adesso fa ancora più male.

    http://it.eurosport.yahoo.com/09052011/45/...andt-morto.html

    Triste notizia.... Quando la morte chiama, niente la può fermare.

    Riposa in pace!!!
     
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